Cose di casa: problemi con la TV in cucina e il segnale digitale terrestre. Continua la serie antennista occasionale. Questa volta ho un problema con la televisione nella sala da pranzo. Il segnale si è degradato nel tempo. “Nessun segnale”, “segnale debole o assente”, glitch, quadretti, immagine che viene e che va, improvvisi versacci di uccelli provengono dalla televisione.
Considerate che l’antenna è stata installata prima dell’avvento del digitale terrestre e l’impianto andrebbe rifatto. L’antenna si trova anche in un punto del tetto non facilmente accessibile.

Nello specifico ho un problema che interessa i MUX: Mediaset 3 e Mediaset 2, con segnali nel tempo deterioratisi. Inizialmente il problema interessava esclusivamente il MUX Mediaset 2, ed essendo veicolato sul canale UHF 36 (594 MHz) pensavo ci fosse un filtraggio di qualche tipo sulle apparecchiature di antenna. UHF 36 è storicamente utilizzato da vecchi dispositivi analogici, come per esempio il videoregistratore VCR.
Successivamente il problema è sorto anche sul MUX Mediaset 3, quello che trasmette le 3 reti principali del biscione in HD, sul canale UHF 38 (610 MHz). Probabilmente le antenne di questi due multiplex hanno un orientamento diverso rispetto alle altre, oppure hanno un segnale più flebile.

I MUX, o multiplex, o multiplatori, sono contenitori di segnale digitale e contengono più canali del digitale terrestre DTT; con questa moltiplicazione, da un singolo canale analogico si ottengono più canali digitali.

Entrambi i due multiplex arrivano allo splitter primario con una potenza sufficiente. C’è un amplificatore da palo con 2 uscite e un cavo di discesa fino a uno splitter secondario. La tratta del cavo, dallo splitter secondario al TV in cucina è parecchio lunga e il cavo esterno presenta segni di usura, la guaina porta i segni del tempo, ha delle crepe dovute alle intemperie, frequenti riscaldate e congelamenti.

Prima di addentrarci nel vivo dell’avventura, il mio consiglio spassionato: contattare un antennista. L’antennista risolve il problema con tutti gli strumenti e l’esperienza di un antennista. E se non dovesse risolvere almeno avreste qualcuno con cui prendervela. Se avete la passione delle antenne e dei gingilli elettronici e volete risolvervi il problema, armatevi di cavi, nastro, forbici e pazienza.

Un booster di segnale sull’ultima tratta dovrebbe essere sufficiente a risolvere il problema.

Per prima cosa ho avuto l’idea di sostituire un raccordo sul cavo (una giuntura) con un amplificatore di linea tele-alimentato. Poi ho voluto strafare alimentando l’amplificatore di linea con la corrente 5V DC direttamente dalla porta USB del televisore.

Un’alternativa più rapida e funzionale, se avete il cavo all’interno dell’abitazione e lo spazio per alloggiare un amplificatore, potrebbe essere l’amplificatore Emme Esse 83932 CE, guadagno 25dB. L’ho provato personalmente e funziona molto bene.

Se scegliete un amplificatore di linea vi consiglio di contattare prima il venditore, onde evitare fregature, chiedete se è in possesso di quello specifico prodotto. Io ho scelto un amplificatore di linea DVB-T, per il digitale terrestre, modello Goobay 67236, alimentazione a 5 Volts DC 25mA, range di frequenza 5-862 MHz, guadagno 18dB.

Per l’alimentazione avevo bisogno di un inseritore DC USB, ho cercato in lungo e largo, ma non se ne trovano di soddisfacenti sul mercato italiano. Perciò ho deciso di farmelo. Una porta USB 2.0 tradizionale dovrebbe erogare 5 Volts a 500 mA (milliampere) di corrente continua (DC), e un minimo di 100 mA. Se volete risparmiarvi la fatica di costruirvelo da soli ed evitare il rischio di bruciare qualcosa, in alternativa si può alimentare con un comune alimentatore di antenna, facendo attenzione alle specifiche di alimentazione: voltaggio, wattaggio, amperaggio. Gli amplificatori di linea vanno propriamente alimentati sennò non funzionano.

Come ho costruito l’inseritore USB. Ho riciclato un cavo USB con spinotto DC, e ho fatto un cavetto coassiale di antenna con connettore tipo F. Avevo già uno splitter satellitare, Nakatomy 2SPLT-ST. Ho provato prima lo splitter satellitare con cavi provvisori e tutto funzionava come previsto. Bisogna tenere conto della polarità, lato coassiale: centrale (+) positivo, massa (-) negativo; lato cavo USB: bianco/rosso (+) positivo, nero (-) negativo. Non avendo un tester elettrico ho utilizzato un led. Il led si accende ed emette molta luce, c’è corrente!

Per stringere i terminali dei cavi di antenna tipo F (satellitare) aiutatevi con una chiave inglese, la chiave è la 11.

Lo splitter satellitare affievolisce leggermente il segnale ma permette di inserire l’alimentazione e ha il blocco della corrente DC sulle uscite. Mi sono munito di saldatore a stagno e ho fatto il cavetto definitivo da USB a coassiale tipo F maschio.
L’amplificatore di linea invece richiede il blocco della corrente DC, quindi va innestato un filtro di blocco DC, prima dell’ingresso del segnale di antenna.

Collego il tutto e accendo il televisore.
Funziona!

Il segnale ballerino è passato da una potenza di 8 a 38, anche l’errore Bit sembra essere svanito. C’è bisogno di un po’ di training con forte vento, acqua e neve.

Certo, questa soluzione con amplificatore può non essere risolutiva.
Innanzitutto l’antenna deve essere installata perfettamente, nella migliore posizione possibile, puntata correttamente e issata per bene, così da non consentirgli la minima oscillazione. Gli amplificatori da palo vanno installati sul palo di antenna e vanno tele-alimentati. Altri amplificatori vanno installati nel punto più vicino all’antenna o allo splitter. Questo perché, se il segnale in partenza è forte otterrete un guadagno con l’amplificazione, se il segnale è debole, in presenza di disturbi, non arriverà all’amplificatore.
Bisogna anche accertarsi che sull’impianto non vi siano dispositivi e filtri che disturbano o degradano il segnale e che sull’intera tratta non vi siano delle aggiunte con dispersioni. Altre problematiche possono essere: cavi usurati, terminali di cavo danneggiati, terminali di cavo non collegati correttamente, prese e spine danneggiate, apparecchiature di amplificazione o splittaggio malfunzionanti o obsolete.


Una soluzione tampone per un impianto vecchiotto, bisognerà vedere cosa accadrà con il prossimo avvento del DVB-T2, potrebbero cambiare frequenze e organizzazione dei multiplex, potrebbero esserci spegnimenti e accensioni di frequenze, scambiamenti di antenne, potrebbero esserci peggioramenti o miglioramenti dei segnali. In conclusione, potrei non dover salire sul tetto.
Eh… io dovevo fare la Scuola Radio Elettra!