Capita spesso di avere delle immagini di una risoluzione diabolicamente scarsa. Soggetti fuori fuoco, foto sfocate, immagini piccole, più simili a francobolli; l’immagine che squadretta per intenderci. Spesso le app per filtrare, ingrandire, ritagliare, non sono sufficienti per aumentare il dettaglio d’immagine, così da poter avere delle immagini il più possibile nitide.
Non possiamo fare miracoli, ma alcuni tool specifici, consentono di ottenere degli ottimi risultati.
Un vero gioiello è ImageMagick, disponibile gratuitamente e su più piattaforme, ha filtri sharpen molto potenti. È disponibile in una versione a riga di comando ed è possibile provarlo direttamente online. Va installato su un computer, le istruzioni sono reperibili qui: https://imagemagick.org/script/download.php.
Se volessimo per esempio ingrandire un’immagine del 200%, con il comando:
magick immagine.jpg -resize 200% sfocata.jpg
A questo punto aumentarne la nitidezza con il filtro sharpen:
magick sfocata.jpg -sharpen 0x3 nitidezza.jpg
Si può provare online da qui: https://magickstudio.imagemagick.org/scripts/MagickStudio.cgi?Action=mogrify;ToolType=Effects, è sufficiente caricare l’immagine, eventualmente ingrandirla con Transform > Resize, ed applicare il filtro Effects > Effects selezionando sharpen e regolando l’intensità del filtro con l’aumentare e il diminuire del valore Parameter, da un valore nullo di 0x0.1 fino a valori tipo 0x10 per molta intensità.

ImageMagick ha anche altri filtri: “adaptive sharpen”, “unsharp mask” e altri enhancer come ad esempio “reduce noise” per migliorare le immagini con disturbi e artefatti.
La crescita esponenziale della telefonia mobile e la diffusione sempre maggiore dei telefoni cellulari, ha innescato l’inevitabile trasformazione di tutti i device portatili in delle macchine fotografiche miniaturizzate. Ogni smartphone ha uno o più obiettivi fotografici; gli occhi digitali che ci seguono ovunque noi andiamo. Può succedere di voler immortalare un attimo e ritrovarsi una foto sfocata o semi-sfocata e quasi del tutto inservibile. Scattando al volo non sempre si ottiene il risultato sperato. Questo e altri strumenti possono fare la differenza.
Un altro valido tool è SmillaEnlarger, un programmino scaricabile da qui: https://sourceforge.net/projects/imageenlarger/, può essere utilizzato senza troppa fatica anche da i meno avvezzi a righe di comando e parametri. Anch’esso completamente gratuito e multi-piattaforma, utilizza un algoritmo di miglioramento d’invenzione propria degli autori. Una volta installato, basta passargli l’immagine e scegliere di quanto ingrandirla, il software penserà automaticamente a dosare il filtro di aumento della nitidezza, ma si può agire anche manualmente con i parametri.
Anche software più blasonati, come ad esempio Photoshop, hanno degli utili filtri per rendere più nitide le immagini. Le versioni più recenti hanno il filtro di resampling “Preserve Details 2.0” che aumenta la nitidezza già in fase di ridimensionamento. Utilizzando il filtro “Sfocatura con lente” si hanno dei buoni risultati anche con immagini di pessima qualità, infine per avere il massimo controllo sul dettaglio d’immagine si possono sovrapporre più filtraggi, e con le dovute regolazioni, finalmente ridare splendore ai fugaci scatti.
Negli ultimi tempi anche la AI intelligenza artificiale sta venendo in soccorso per migliorare la qualità delle immagini mosse, sfocate e poco definite. Diversi servizi online permettono di migliorare notevolmente le immagini, con tecnologie di machine learning adoperanti vaste librerie di immagini campione, riuscendo a ricreare l’immagine anche partendo da sorgenti molto pixellate, dall’effetto mosaico molto pronunciato.
Per esempio LetsEnhance.io a pagamento, oppure con prove gratuite e sempre a pagamento VANCE AI, AI Image Enlarger. Con questi servizi otteniamo ingrandimenti senza avere particolari conoscenze di fotografia e fotoritocco, e anche delle cose più sfiziose, tipo la colorazione delle memorabilie in bianco e nero.
Tra i tanti servizi disponibili, anche con hardware dedicato, mi sono imbattuto in questo algoritmo “PULSE” di cui ha parlato anche il DailyMail (link all’articolo sul caso), ennesimo algoritmo additato di AI bias, con l’utilizzo emblematico di un’immagine di Obama a bassissima risoluzione, interamente pixellata. Sì proprio lui, il 44esimo Presidente degli States.

Senza i corretti riferimenti, il cervellone riesce a ricostruire solo un’immagine generica e non propria di Obama. L’intelligenza artificiale può ricreare immagini a partire da un nonnulla, il risultato di resa dipende dagli input forniti, nel caso specifico, trattandosi di una foto ritratto, sarebbe meglio utilizzare un software che supporti il campionamento di immagini dello stesso soggetto, magari anche dello stesso ambiente.
Un’applicazione che fa utilizzo di questo algoritmo è Face-Depixelizer, di cui è possibile trovare istruzioni dettagliate qui: https://github.com/tg-bomze/Face-Depixelizer, mentre il codice sorgente di “PULSE” corredato da informazioni, è disponibile qui: https://github.com/adamian98/pulse.
Differenti tools possono produrre risultati eccezionali, ridando una definizione e una nitidezza comparabili a sorgenti d’immagine di ottima qualità. Sia i classici software d’imaging, sia quelli equipaggiati di intelligenza artificiale, riescono a dare una risoluzione maggiore a immagini difettate. La miglior cosa è partire sempre da fonti con risoluzioni piuttosto elevate e assenza di difetti, così da poter ottenere la migliore resa possibile. Quando ciò non è possibile il retouching con questi mezzi, può almeno avvicinarci a una buona resa e far sì che un’immagine apparentemente inutilizzabile possa diventare utilizzabile o al limite dell’utilizzabile.
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